Something from each one of us

 

La vigilia dei mondiali di Canillo 2018 si avvicina.

E noi, la nazionale italiana di corsa in montagna, un po’ forti, un po’ fragili, un po’ integri, un po’ scassati, proviamo a vivere questo momento con la passione e la leggerezza delle occasioni migliori. Siamo atleti, persone prima di numeri; sognatori, funamboli, contatori di laghi sul filo di un equilibrio mai scritto, che solo dentro di noi possiamo cercare e che abbiamo imparato attraverso la corsa.

 

 

Mi rivolgo direttamente a voi, con cui ho condiviso circa 17 giorni di allenamenti e molto altro: ad alcuni non posso certo dire di conoscervi, ma nella fatica e nel gesto atletico siamo tutti un po’ simili. Volevo dirvi due cose, fermarmi un momento, come piace fare ai gemelli durante i lunghi al Col Basset; io preferisco continuare a correre, ma a volte vorrei essere simile a loro. Lo faccio ora, seduto sul mio letto, la finestra aperta sulle nostre montagne.

 

 

E allora, in ordine casuale, tanto per usare un criterio che mi piace e mi pare adatto…

 

Erika: una sera, durante una facile corsa verso il sentiero Dematteis, ti ho osservata risalire dietro piazzale Kandahar e ho pensato: “come corri agile, sembra che la gravità non abbia lo stesso effetto su di te rispetto a noi!”

 

Gaia: quando basta poco per capire… the warmest welcome in room 304.

 

 

Alessandro: Credici! e ricorda: prima di aprire la porta, ricordati di abbassare la maniglia.

 

Emma: tu che hai percorso senz’altro più chilometri di tutti noi, su ogni superficie, in quasi ogni continente, grazie di essere venuta qui insieme a noi. Sai trasmettere quella sicurezza che a volte tu stessa non credi di avere.

 

Isacco: conoscevo una leggenda secondo la quale la Val di Zoldo è terra di gelatieri, un giorno mi dovrai raccontare perché…nell’attesa di venire a scoprirlo, tra il Pelmo e il Civetta.

 

 

Linda: logaritmo è l’esponente a cui elevare la base per ottenere quel numero. E no, non verrò in Val Badia, anche se me lo chiedi altre cento volte 😀

 

Bernard: da te, forse più che da ogni altro, ho imparato a correre in montagna. Porti ancora questa squadra sulle tue forti spalle nel ruolo di capitano, a volte magico, altre volte più difficile. Di ogni goccia di sudore, polvere, passo che compone km e km, ne vale sempre la pena.

 

Gigi: sei di Premana, sai quanto quel posto magico mi abbia donato. Comunque, la storia del Polar perso sotto la neve di gennaio e ritrovato nei prati di giugno è di una classe irraggiungibile.

 

 

Tito: quando uno di noi tre non si addormenta, vieni a fare due passi insieme a me e Gloria?

\\ Another one in the bag \\

 

Alessia: ieri sera mi hai detto che di ognuno di noi ricorderai qualcosa, e allora mi sono chiesto cosa ricorderai di me…quando si dice lasciare il segno: tu l’hai fatto, con la tua jeunesse ed elegante leggerezza, il modo di correre da Vivian Cheruyot, la maturità di un 100.

 

 

Henri: sei una persona di una cultura spaventosa su una vastità di argomenti da non credere. Non sto parlando solo di minchiate. Hai perso l’occasione della vita per tre minuti, quando dovevi uscire in bici con Lutsenko l’altra mattina: ora smettila di fare il matto, rimani con noi! Lo stile non va a pile… ioffà!

 

 

Elisa: “e se c’è un universo,

E’ parallelo.”

 

Giovanni: hey uomo-chiave, ho ammirato la tua calma e pazienza nel gestire l’infortunio dei primi giorni. Hai svolto senza apparenti problemi tutti gli allenamenti alternativi che servivano, il bikeporn con Henry, la piscina, gli esercizi dei fisioterapisti: non capita spesso, è una cosa per cui volevo farti i complimenti…grande!

 

Paolo: quanto hai dato a questo mondo, quante opportunità abbiamo grazie a te; semplicemente GRAZIE, per aiutarci a correre forte e ad alimentare la tua stessa passione raccontandone le emozioni, intense e profonde, che solo qui percepiamo così nitidamente…

 

Lorenza: bello vedere quanto sei cresciuta dall’estate 2016, quando entrambi partecipammo per la prima volta a un mondiale classic, tu tra le junior e io tra i senior. E in Andorra ci saremo ancora!

 

 

Angela: frontrunner, se vai avanti così il prossimo raduno stacchi anche noi senior. Take it easy! jeeeezzz

 

Martin: capita di scrivere per non avere il tempo di avere tempo per pensare a cosa sta succedendo. Forse mai come ora abbiamo bisogno del Kenyano bianco che c’è in te. Ti ho sempre sentito molto affine, quando mi hai detto dell’università mentre correvamo sul sentiero dei rododendri ancora di più.

 

“Slip inside the eye of your mind
Don’t you know you might find
A better place to play

[…]”

 

 

Gloria: ancora qualche giorno e finisco anche la storia sul carbonio. Per il resto, già sai <3

 

Nadir: allora, dobbiamo stracciarti il cartellino Fidal un’altra volta o vuoi andare avanti a vincere lavori e perdere le gare? dai eh pavone! love u!

 

 

To each one of you out there, do good things.

Hugs

 

xxx

 

From your
fra_puppinho

#andorra2018 #mountainrunning #6times #keepdreaming

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